Parte 1
Ryan Murphy è riuscito a sorprendere di nuovo con una innovativa serie televisiva: “American Horror Story”. Ma quello che è più sorprendente, è la sua nuova stella, Evan Peters.
Interpreta il personaggio di Tate Langdon, nessuno potrebbe mai immaginare come Evan sia completamente diverso parlando del personaggio – uno psicopatico amato dalla gente.
Una delle scene più importanti è quella della sua morte (nella quale Tate viene ucciso nel ’94 dalla Polizia ndt) che è stata vista in modo controverso ma è stata ugualmente applaudita. Se la memoria non m’inganna, la polizia spara a Tate sul letto della sua camera, dopo essere stato preso da un attacco isterico all’interno della biblioteca scolastica, uccidendo delle persone.
“Sai una cosa? Gli altri attori sono stati molto bravi. Penso che abbiano fatto la parte così bene e così credibile in quella libreria che io non avevo nient’altro da fare che camminare” dice umilmente Peter.
Sicuramente una cosa che ha avuto un grande impatto sulla seconda parte della prima stagione è stata quando Tate si è tolto la maschera da “rubber man”. L’ultima cosa che i fan avevano bisogno per una persona eroica e, diciamocelo, romantica come Tate è che lui fosse lo stupratore della madre della ragazza che ama.
“Purtroppo trattiene il sudore, ma il calore sembra sfuggire e il freddo sembra proprio infilarsi al suo interno. È una sensazione interessante; Giri praticamente nudo per il backstage, quindi è quasi come se indossassi un vestito” Dice l’attore di AHS sull’indossare quella tutina.
Parte 2 in arrivoEdited by Maxxie - 9/1/2012, 00:08